Il valore educativo e formativo della lettura

Scritto da il 16 Ottobre 2020

La lettura può definirsi un intimo colloquio. Infatti , leggere significa conoscere, esplorare non il mondo esterno ma il mondo interiore, il mondo meraviglioso dei sentimenti e dei tormenti morali. La lettura, quella buona, s’intende, è un mezzo potentissimo ed efficacissimo per migliorare noi stessi, per educare il nostro animo alle cose nobili e grandi, per aiutare a formare il senso morale. C’è, ci deve essere anche un’arte di leggere, cioè l’arte di scegliere delle opere degne di essere lette, arte che consiste nel prendere conoscenza dei libri, nel giudicarli, nel conservare il ricordo di ciò che essi contengono. I libri –affermano alcuni pedagogisti –sono come tesori che custodiscono in sé le cose più preziose e più care dal valore inestimabile. La lettura è educativa e formativa quando rende migliori, perciò è lo strumento necessario per la formazione umana, è specchio ed espressione destinata a formare la società del domani. E’ soprattutto un sicuro mezzo per giungere alla comprensione e alla pacificazione tra i popoli. Purtroppo, la vita di tutti i giorni è profondamente mutata, con ritmi sempre più sfrenati, la lettura è stata a poco a poco messa da parte, fino quasi a scomparire, uno degli errori più grandi della società attuale, perché un libro è una fonte di arricchimento non solo culturale, ma anche intellettiva, sociale, etico e morale. Infatti, nella società contemporanea sembra che non ci sia più spazio per leggere, né soprattutto desiderio di farlo.

Questo è il tempo della tecnologia e dei grandi mezzi di comunicazione ( come i social network) che assorbono la maggior parte del nostro tempo e dei nostri interessi: da questo non sono esclusi nemmeno i bambini. Spesso posseggono uno smartphone che consente loro di collegarsi in rete e di usufruire di tali piattaforme. Tale atteggiamento, poi, perdura passando per l’età dell’adolescenza e gli anni di scuola superiore fino all’approdo all’età adulta. Se fermassimo per strada dei giovanissimi chiedendo il titolo dell’ultimo libro letto, nessuno saprebbe rispondere perché la lettura non rientra tra gli intessi e le attività principali. L’anima e la mente di certo non possono nutrirsi e quindi crescere attraverso i giochi, computer, cellulari, ma solo leggendo, leggendo e continuando a leggere e apprezzando un libro e la sua lettura in tutte le sue sfumature e la sua essenza. Ogni libro ha il suo fascino, il suo potere, il suo mistero che lascia dentro il lettore un senso di completezza ed arricchimento, a tal proposito è fondamentale ricordare il pensiero di Gianni Rodari sul potere della lettura: ”Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo”.

A cura di Rosa Rega

Camposano (Na)

Foto di Maël BALLAND da Pexels


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