In viaggio “CONTROVENTO”

Scritto da il 26 Maggio 2020

In questi giorni singolari, le nostre vite sono cambiate. Figli, lavoro, famiglia, amici, tutto è stato stravolto. Le nostre vite sono state rovesciate, hanno subito un cambio di direzione, costrette a navigare controvento, con fatica. Stiamo affrontando un viaggio che probabilmente ci porterà verso un futuro nel quale, molte delle nostre certezze non saranno le stesse di quando siamo partiti.
L’immagine del viaggio potrebbe non sembrare appropriata: il viaggio, però, non è solo coprire grandi distanze ma anche percorrere un passo dentro la propria stanza, se compiuto con lo spirito giusto.
“Il viaggio verso qualcosa che non esisteva, ma che era sul punto di esistere solo perché lui aveva cominciato a pensarci“.

Ci sono poi, viaggi talmente particolari, vissuti senza averne la consapevolezza, che hanno cambiato la direzione di una intera esistenza.

David Bowie non sarebbe più stato Ziggy Stardast, dopo la sua traversata in Transiberiana. Gauguin non sapeva come sarebbe cambiata la sua vita dopo il suo imbarco sul piroscafo Océanien, con il quale cominciò il suo viaggio verso Tahiti. Einstein non poteva sapere che non avrebbe più parlato alla Royal Albert Hall di Londra, come aveva fatto qualche giorno prima, quando dal ponte della Westernland vide allontanarsi il porto di Southampton diretto verso New York.
Federico Pace in “Controvento” racconta queste ed altre “storie di viaggi che cambiano la vita”. Viaggi intrapresi da uomini e donne in un momento in cui le loro vite stavano subendo una mutazione considerevole, e che nel tempo li avrebbero portati a cambiare il fututo dell’umanià.
“Un passo più in là, un movimento ampio o breve. Andare via proprio in un certo momento. E’ allora che le cose cominciano ad accadere. E’ allora che la vita sembra poter accadere in maniera più decisa e repentina”.

L’autore viaggia nei loro brevi o lunghi viaggi e noi non resta che lasciarci travolgere, gustando ogni pagina, vivendo ogni avvenimento, esplorando ogni avventura narrata.
Queste pagine, suggestive ed emozionanti, restituiscono il dono dell’opportunità, la speranza del domani. L’oppurtunità tornerà a circolare per le strade, e quando anche noi potremo farlo di nuovo, sarà dietro l’angolo ad aspettarci.

“Il tempo consuma e trasforma ogni cosa. Tuttavia qualcosa, di ciò che siamo, resta immutato, come una voce profonda che nel cavo di noi stessi continua a cantare una piccola melodia. Il tempo consuma e trasforma. Ma qualcosa, qualcosa che è l’essenza, si perpetua. Così il viaggio, che somiglia al tempo, muta e travolge“.

Pasquale Trotta
http://pacoinviaggio.com/

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