Tra un DPCM e l’altro… e siamo ancora qui!

Scritto da il 30 Ottobre 2020

La scuola dei più piccoli sopravvive, nonostante i Dpcm che si susseguono, nonostante il virus che incombe più forte che mai e nonostante gli studenti delle secondarie di secondo grado siano già a casa da  qualche giorno.

Già il  DPCM del 18 ottobre 2020, che pone in essere “misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale” e  che richiama interamente il precedente del 13 ottobre,  ribadisce che: 

“Tutte le riunioni della P. A. si dovranno svolgere a distanza, salvo motivate ragioni; -le scuole del primo ciclo d’istruzione e i servizi educativi per l’infanzia continueranno ad erogare le attività in presenza;

-le istituzioni secondarie di secondo grado utilizzeranno la didattica digitale integrata (DDI) con particolare attenzione agli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali per i quali si favorisce l’apprendimento in presenza o, perlomeno, un rapporto di continuità, di aiuto e di supporto nel caso di necessaria erogazione a distanza.

-sono  rimodulati gli orari di ingresso e uscita degli  studenti, anche con turni pomeridiani. 

-tutte le riunioni degli organi collegiali dovranno essere realizzate a distanza, salvo la possibilità di garantire il distanziamento fisico e la sicurezza e con intervento delle autorità regionali che dovranno fronteggiare le situazioni di emergenza e  applicare le dovute restrizioni rispetto alle statuizioni nazionali” 

Domenica 25 ottobre, come ormai noto, è entrato in vigore un ulteriore DPCM. Cosa cambia? Fermo restando l’obbligo in presenza per le istituzioni del primo ciclo, dal 27 ottobre, i dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche di secondo grado hanno il compito di rivedere l’organizzazione didattica per adeguarsi alle nuove norme. La presenza in classe degli studenti  è, infatti, ridotta al minimo con incremento della DDI al 75 per cento , al fine di evitare un’affluenza eccessiva sui mezzi pubblici e quindi una velocità di contagio, saranno rimodulati gli ingressi e uscite (non prima delle ore 9:00) con facoltà di realizzare le attività nel pomeriggio… e così via.

AI Dpcm si aggiungono le numerose note ministeriali che definiscono le modalità operative,  le ordinanze regionali che potranno prevedere ulteriori restrizioni per far fronte all’epidemia e le circolari dei DS che grazie all’autonomia scolastica devono, nel rispetto del DPCM e ordinanze regionali, “mandare avanti la baracca”. e I docenti?? Loro.. Noi.. lavoriamo! Alla primaria e infanzia andiamo a scuola tutte le mattine, accogliamo i nostri piccoli, spieghiamo gli argomenti, leggiamo, ritagliamo, incolliamo,ci distanziamo gli uni dagli altri, ci disinfettiamo, speriamo, preghiamo .. Viviamo!!! 

Teresa Torre prov. MESSINA 

Foto: Governo.it


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