Autore: Maria Centrella

La nostra Costituzione all’art.1 recita che l’Italia è una Repubblica democratica “fondata sul lavoro”. Il 1° maggio del 1946 nasceva la festa del lavoro in Italia dopo che la ricorrenza era stata sospesa durante il ventennio fascista; la festa nasce dal sangue dei lavoratori per cercare di migliorare le condizioni di lavoro, per ottenere diritti, tutele, eguaglianza senza i quali non si può parlare di lavoro e di lavoratore. Col tempo le condizioni di lavoro […]

E così in una mattina di novembre ci ritroviamo difronte all’ennesima tragedia annunciata, a piangere altre vittime. Si accende il faro sulla fragilità del nostro territorio per spegnersi dopo qualche settimana, vengono spese le solite, tante parole vuote che non si traducono mai in azioni. Continuiamo a saturare il territorio in modo a volte scellerato tanto prima o poi il condono arriva e tutto in modo insano si sana e questo senza tener conto delle […]

Le scuole riaprono in presenza sembra quasi per una presa di posizione inutile o se vogliamo assurda: non si é in grado di garantire il testing col rischio di accelerare ancor più l’aumento del numero di positivi con conseguente pressione su ospedali e personale ospedaliero già provato avremo una didattica mista che vedrà classi con alunni parte in presenza e parte in dad (did) difficile da gestire dal punto di vista dell’insegnamento e che non […]

Vi risparmio il quadro abusato di Pellizza da Volpedo (Quarto Stato – bellissima opera assurta a simbolo del proletariato che prende consapevolezza dei propri diritti)  e cercando di evitare la retorica, cosa difficile, faccio riferimento allo slogan “8 ore di lavoro, 8 ore di svago, 8 ore per dormire” che viene proposto in Australia nel 1855 per essere poi condiviso dal movimento operaio dei primi del 900. Mi soffermo sulle “8 ore di lavoro” perché non […]

8 marzo “Giornata internazionale dei diritti della donna” (ONU 1977) , che vuole essere la giornata non del genere femminile, ma una giornata di riflessione sui diritti negati alla donna, sulle discriminazioni, sulle violenze di cui è oggetto, sulla parità di genere, principio trascurato anche inoccidente e lontano dall’essere reale, se pensiamo ad esempio che in Italia lo si vorrebbe raggiungere con le quote rosa imposte per legge, quando invece occorrerebbe insegnare e nei fatti, […]


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