ANCoDiS: governare la scuola senza i Collaboratori dei DS e le figure di sistema? Semplicemente impossibile!

Scritto da il 11 Luglio 2020

Leggere dichiarazioni da parte di un esponente di un partito di maggioranza che riconosce l’importante lavoro svolto dai DS nella gestione dell’emergenza ed in quella relativa alla progettazione ed organizzazione del prossimo anno scolastico senza dare alcun onore e merito a chi è stato e sta al fianco del DS – anche in questo periodo di vacanza – fa male e ci induce a prendere una posizione fondata su una indiscutibile verità: senza i Collaboratori dei DS e le Figure di sistema tutto sarebbe stato e sarà impossibile! Lo affermiamo da tre anni ed oggi ancora di più: i Collaboratori dei DS hanno una loro identità professionale dichiarata e riconosciuta in tutte le scuole che completa, qualifica ed integra quella del docente curriculare. A tal fine, al termine di questo straordinario e complicato anno scolastico, Ancodis ha proposto ai Collaboratori del DS l’annuale questionario con tema “Il Collaboratore del DS, risorsa indispensabile per il funzionamento delle Istituzioni scolastiche (…..ma ignorata dai decisori politici e dalle OO.SS.)” Gli esiti del questionario (allegato) dimostrano il ruolo strategico dei Collaboratori del DS e delle Figure di sistema, dal momento che il DS ha oggettive difficoltà a gestire la molteplicità e complessità degli impegni connessi all’esercizio delle proprie funzioni. Si tratta di docenti che oltre l’attività didattica contribuiscono concretamente a realizzare l’atto di indirizzo elaborato dal DS e grazie al binomio formazione (seppur non A.N.Co.Di.S. Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici Associazione obbligatoria!)/professionalità contribuiscono alla realizzazione dell’identità dell’IS sul piano della gestione ed organizzazione di processi e risorse. In Italia, purtroppo, il middle management scolastico non ha un suo specifico riconoscimento contrattuale, anche se di fatto svolge una funzione chiave in tutte le Istituzioni scolastiche autonome. Occorre semplicemente farlo emergere e portarlo all’attenzione di chi ha l’onere di prendere le decisioni di ordine giuridico e contrattuale, poiché sembra non meritevole di alcuna forma di attenzione. E’ il tempo della valorizzazione di figure di governance vitali per la scuola dell’autonomia: l’istituzione stabile e definita di un livello intermedio e di un vicedirigente con specifiche funzioni e poteri gerarchicamente definiti, formalmente strutturata in procedure di reclutamento connesse a processi di formazione, disciplinata nel CCNL di riferimento, rappresenta un necessario ammodernamento del sistema scolastico italiano. Riconoscere contrattualmente le figure professionali di governance scolastica al fianco del DS e del DSGA significa dare valore ad importanti risorse ed alla loro professionalità che si caratterizza per competenze tecnico-organizzative, di coordinamento, didattiche e metadidattiche, gestionali, relazionali e di conduzione di gruppi di lavoro. Ancodis annuncia che – se non saranno dati meritata attenzione al ruolo e giusto riconoscimento contrattuale al lavoro svolto per l’intero anno solare da parte dei Collaboratori del Ds e delle Figure di sistema impegnati a diverso titolo nella governance delle loro scuole – sarà attivata ogni forma di protesta fino all’astensione dal servizio nelle prossime settimane fruendo pienamente delle ferie contrattualmente previste (spesso non fruite totalmente) Non è più il tempo di negare queste verità che forse qualcuno vuol continuare a nascondere! Per ANCODIS Prof. Rosolino Cicero REPORT QUESTIONARIO Il questionario – finalizzato al rilevamento di tutti quei dati utili a definire il lavoro professionale del middle management scolastico (Collaboratori e Figure di sistema) – è stato strutturato in 6 sezioni: a) Chi è il Collaboratore del DS; b) Incarico di collaborazione ed area di interesse; c) Servizio reso nell’attività della collaborazione (come da nomina del DS e Contrattazione di istituto); d) Motivazioni professionali; e) Valutazione e valorizzazione professionale; f) Attività di formazione. I riferimenti giuridici sul quale si fonda sono: l’art. 2 comma 1 della Legge 190/1985 (Riconoscimento giuridico dei quadri intermedi); l’art. 5 del DPR 275/99 (Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell’art.21 della legge 59/99); il comma 5 art. 25 del D. Lgs 165/2001 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche); i commi 14 e 83 art. 1 della Legge 107/2015 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti); mentre quelli contrattuali sono: Art. 31 CCNL 2003 e Art. 34 CCNL 2007; Art. 88 CCNL 2007 commi 1-2 lett. f; Art. 28 CCNL 2018 commi 1 – 4; Art.40 CCNL 2018 comma 4 lett. A. E’, infine, utile richiamare il CCNL 2018 Personale Dirigente dall’Art.13 (comma 9) all’Art. 24. a) Chi è il Collaboratore del DS. Dai risultati risulta che il 77% dei Collaboratori è donna; 0 10 20 30 40 50 60 70 80 donna uomo donna uomo l’80% ha una anzianità di servizio di oltre 15 anni ed il 12% compresa tra i 5 ed i 15 anni. In merito alla complessità dell’IS, si rileva che il 64.8% è impegnato in un IC, l’11.3% nella IISS, il 10.8% in un Liceo, il 6.9% in una DD, il 3% in una SMS, il 2.2 in un I.Oc. e l’1% nei CPIA. 0 10 20 30 40 50 60 70 IC IISS LICEO DD SMS I.Oc CPIA IC IISS LICEO DD SMS I.Oc CPIA Il 44.3% lavora in una IS con un numero di plessi tra 3 e 5, il 21.7% tra 6 e 10 plessi e il 26,1% con meno di tre plessi. Soltanto il 7.9% svolge l’attività di docente in una IS con oltre 10 plessi. Infine, per quanto riguarda l’anzianità di servizio, il 53.9% espleta il servizio nella propria scuola da oltre 15 anni, il 18.5% tra 10 e 15 anni, circa il 10% tra 7 e 10 anni e il 15.3% tra 3 e 7 anni: si può affermare che rappresentano, dunque, per oltre l’80% la memoria storica della loro scuola! b) Incarico di collaborazione ed area di interesse. In questa sezione si è voluto approfondire gli incarichi affidati ai Collaboratori e le aree di interesse nelle quali sono impegnati. Il 55.3% assolve l’incarico di Primo Collaboratore (ex vicepreside), il 22.7% quello di Secondo Collaboratore, il 9.4% è Responsabile di plesso e il 12.6% assume altro incarico quale Figura di sistema. 0 10 20 30 40 50 60 1° Coll 2° Coll Respons. Plesso Altro 1° Coll 2° Coll Respons. Plesso Altro In merito agli anni di incarico, il 40.6% dichiara di avere una anzianità tra i 3 e gli 8 anni, il 22.4% oltre i 12 anni, il 21.4% tra gli 8 ed il 12 anni ed il 15.6% meno di tre anni. Si rileva, inoltre, una consolidata esperienza nella governance con DS titolare da almeno due anni per il 61.1%, per il 16.5% con un neo DS, per il 12.8% con DS titolare ma con reggenza in altra IS e per circa il 9.6% con DS reggente. Nel caso di collaborazione al DS reggente, in particolare, il 39.3% dichiara di una presenza del DS meno di due giorni la settimana: la governance della scuola è di fatto affidata al Primo Collaboratore (ex vicepreside). Nello svolgimento dell’incarico di collaborazione il 52% è stato senza esonero, il 31.8% con semiesonero e soltanto il 16.2% con esonero dalle attività di docenza: oltre la metà non ha usufruito di alcuna forma di esonero dalle attività didattiche ed ha dovuto farsi carico della collaborazione unitamente all’insegnamento anche nei casi di reggenza. 0 10 20 30 40 50 60 Esonero Esonero parz Senza Esonero Esonero Esonero parz Senza Esonero Infine, per quanto riguarda il riferimento giuridico sul quale si fonda la nomina, il 27.3% è nominato ai sensi dell’articolo 25, comma 5, del decreto legislativo n. 165/2001, il 14.5% ai sensi del comma 83 dell’articolo 1 della legge n. 107/2015, il 40.7% ha ricevuto la nomina ai sensi dell’articolo 25, comma 5, del decreto legislativo n. 165/2001 e del comma 83 dell’articolo 1 della legge n. 107/2015 ed, infine, il 17.5% non dichiara alcun riferimento di legge. c) Servizio reso nell’attività di collaborazione (come da nomina del DS e Contrattazione di istituto). In questa sezione, le aree tematiche oggetto di impegno ed interesse, definite nell’incarico dirigenziale e poi integrate a seguito dell’attivazione della DaD sono state: Organizzazione del servizio 74.4% Collaborazione nella gestione delle criticità rilevate nella tua scuola, anche durante la DaD 70.2% Gestione dei rapporti tra le componenti scolastiche 66.0% Organizzazione e coordinamento della DaD 60.1% Monitoraggio della DaD 50.5% Rapporti con le famiglie durante la DaD 48.5% Gestione dei conflitti 48.0% Sicurezza e prevenzione 41.6% Redazione progetti 38.2% Alla voce “Altro” con il 15.3% sono dichiarati i seguenti incarichi: Animatore digitale Coordinamento inclusione Progettazione Erasmus Predisporre organizzazione collegio docenti e consiglio d’istituto e loro verbalizzazione Gestione delle emergenze Gestione totale PON, compresi gli accertamenti Risoluzione di problemi informatici e tecnologici comprese gestioni piattaforme Formazione classi PEI iniziali, intermedi e finali Formazione docenti Sostituzione DS, gestione posta, rendicontazioni progetti Fse, Organizzazione sostituzione docenti assenti, rapporti con le famiglie e il territorio Coordinamento didattico Organizzazione scrutini e relazione con le scuole interessate da docenti in COE Gestione esami idoneità, integrativi, preliminari per qualifica ed Esami di Stato, ecc. Rapporti con Enti e istituzioni locali Formatore per utilizzo di strumenti, App e software utili alla DAD Supporto alla segreteria alunni e al DSGA per i progetti PON Gestione orario con “Progetto classi senza aule”. Redazione modulistica DaD (rimodulazione progettazione, PAI – PIA), Rilevazione dei bisogni delle famiglie durante la DaD e organizzazione per l’assegnazione e distribuzione dei dispositivi e delle connessioni Alla domanda “Di quali aspetti ti sei in particolare interessato” si sono rilevati: Preparare proposte di circolari, regolamenti, report e documenti 79.1% Fare fronte alle emergenze e ad altri eventi non pianificati, inclusa la DaD 78.3% Affrontare con alunni e genitori questioni legate alla disciplina/frequenza 66.5% Pianificare, organizzare e sorvegliare il corretto utilizzo degli spazi scolastici 64.5% Sorvegliare l’applicazione dei regolamenti e delle procedure organizzative dell’istituto, incluse questioni relative a sicurezza, trasparenza e anticorruzione, ecc 55.7% Gestire problematiche relative all’inclusione, anche nella DaD 55.4% Partecipare su delega del DS per conto della scuola a tavoli di coordinamento, conferenze di servizio e reti 50.2% Con la voce “Altro” pari a 9.6% sono state indicati i seguenti aspetti: Organizzazione della segreteria Collaborazione con DSGA e segreteria per Acquisti, libri di testo, programma annuale, contrattazione, Gestione dei PON, Gestione dei collegamenti e supporto ai docenti per la gestione degli strumenti Redigere il rav e il documento di rendicontazione sociale Predisposizione dell’orario di servizio dei docenti della primaria ed infanzia e riorganizzazione in caso di assemblee od eventi straordinari, provvedere alla sostituzione dei colleghi assenti, collaborare con la segreteria per l’attuazione delle delibere, collaborare con le F.S. per l’attuazione del PTOF, partecipare alle riunioni delle Commissioni di lavoro (formazione classi, autovalutazione etc) Aiuto alla figura strumentale di valutazione Supporto ai docenti per la gestione delle piattaforme digitali Verifica costante stato di avanzamento progetti Supportare il DS nelle questioni organizzative e gestionali Rendicontazione sociale Sostituzione del DS in caso di assenza svolgendo mansioni per cui mi è stata conferita delega Supporto al DSGA facente funzioni e al personale ATA profilo AA, a volte anche CS Sicurezza, mediazione tra le diverse componenti dell’istituzione scolastica, diffusione di disposizione normative e di strumenti per facilitarne l’applicazione. Resoconto settimanale della DAD Rapporti con enti locali e associazioni, procedimenti informatici d’istituto, privacy Gestione conflitti docenti e ata, ogni tipo di emergenza In questo anno abbiamo vissuto la straordinarietà della DaD e, dunque, abbiamo posto la domanda “Nel periodo straordinario della DaD, il tuo impegno nell’attività di collaborazione rispetto a prima” rilevando un incremento per il 77.2%, un impegno sostanzialmente invariato per il 18.6% ed una riduzione per il 4.2%. 0 10 20 30 40 50 60 70 80 incremento riduzione invariato incremento riduzione invariato Per chi ha dichiarato un incremento, il 59.9% dichiara di averne avuto per oltre 10 ore settimanali, il 31.5% tra le 5 e le 10 ore e l’8.6% con meno di 5 ore settimanali. 0 10 20 30 40 50 60 70 80 oltre 10 h tra 5 e 10 h meno di 5 h oltre 10 h tra 5 e 10 h meno di 5 h Dalle precedenti risposte, non si può non rilevare quanto importante e necessaria per la comunità scolastica sia l’attività di collaborazione nelle diverse forme e per le diverse aree (da quella organizzativa a quella didattica, dalla progettazione alla sicurezza). Per questo importante e certamente non semplice lavoro aggiuntivo, il 44.3% dichiara di avere avuto riconosciuto in sede di contrattazione di istituto un importo lordo stato annuo tra 1000 e 2000 Euro, il 30% meno di 1000 euro, il 21.7% tra 2000 e 4000 Euro e, infine, il 4% oltre 4000 Euro. 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 1000- 2000 <1000 2000- 4000 >4000 1000-2000 <1000 2000-4000 >4000 Sulla base del suddetto riconoscimento economico, in considerazione dell’incarico assolto e del tempo dedicato, il 46.1% ritiene l’aspetto economico per nulla congruo, il 38.4% poco congruo, il 15% abbastanza congruo e soltanto lo 0,5% molto congruo. Alla successiva domanda connessa alla precedente “Quale sarebbe, secondo la tua valutazione, un compenso congruo con gli attuali carichi di lavoro e deleghe/responsabilità, anche in considerazione dell’impegno per la DaD”, il 34.3% valuta un incremento del 50% rispetto al compenso assegnato, il 24% un incremento del 100%, ancora il 24% propone un incremento del 25%, il 7.9% propone un incremento del 75%, il 6.2% lo ritiene assolutamente congruo e il 3.7% ritiene congruo un incremento del 10%. d) Motivazioni professionali. In questa quarta sezione si vogliono rilevare le motivazioni “professionali” che portano ad accettare l’incarico di Collaboratore del DS ed in ordine decrescente risulta: Per l’interesse verso l’ambito legato a questo incarico 61.3% Per l’opportunità di migliorare le mie competenze organizzative e di leadership 57.4% Per la voglia di impegnarmi in qualcosa di nuovo 45.1% Per i buoni rapporti con il dirigente scolastico 38.4% Ho acquisito titoli specifici per svolgere questo incarico 28.8% Per l’opportunità di prepararmi al meglio per diventare dirigente scolastico 21.9% Per l’opportunità di guadagnare una retribuzione aggiuntiva 12.8% Ho disponibilità di tempo 12.0% Non c’era nessun altro disponibile 8.4% e le motivazioni “etiche” che hanno indotto ad accettare l’incarico che risultano in ordine crescente: Fare emergere la mia professionalità oltre l’aspetto didattico 33.7% Contribuire a migliorare la qualità delle relazioni 54.4% Contribuire a migliorare l’offerta formativa della scuola 58.4% Contribuire a sviluppare la comunità scolastica 67.7% Contribuire al buon funzionamento dell’organizzazione scolastica 87.7% Infine, è stata posta la domanda “Qual è stata la frequenza degli incontri informali e formali nei quali ti confronti con il DS sulle questioni attinenti al tuo incarico” ed è stato rilevato che il 60.6% ha incontri quotidianamente o quasi, il 13.5% per almeno una/due volte alla settimana, il 12.3% occasionalmente o solo in caso di specifiche necessità ed l’13.6% da una volta al mese a poche volte l’anno. e) Valutazione e valorizzazione professionale. Il tema della valutazione e della valorizzazione professionale interessa profondamente i Collaboratori dei DS. E su questo si è voluto porre attenzione con alcune domande che mettessero in luce la forte convinzione che i Collaboratori hanno del tema ed anzi ritengono auspicabile esserne coinvolti direttamente con il DS sulla base degli obiettivi e risultati raggiunti al termine di ciascun anno. In merito al tema della valutazione, l’83.7% si dichiara favorevole ad essere valutato sia con il DS che in modo autonomo e soltanto il 16.3% esclude la possibilità di fare parte a pieno titolo della valutazione di sistema di una scuola. SI NO Per quanto riguarda la valorizzazione professionale, si propongono i seguenti incentivi: Prospettive di carriera diversificata 70.9% Prerequisito di accesso al concorso per DS 54.2% Premi economici annuali 45.8% Riconoscimento del servizio di collaborazione nei concorsi pubblici 44.1% Riconoscimento formale per la partecipazione a corsi di formazione e di sviluppo professionale 35.2% Alla domanda “Cosa proponi per il servizio nella collaborazione al DS”, i Collaboratori hanno le idee ben chiare. Infatti, si esprimono per: avere riconosciuto il servizio con un incremento stipendiale con il 73.1% avere riconosciuto il servizio ai fini pensionistici con il 71.9% avere riconosciuto il servizio in una carriera diversificata con il 65.7% avere riconosciuto il servizio con la valorizzazione del merito con il 48.9% avere riconosciuto il servizio per la graduatoria di istituto con il 37.0% avere riconosciuto il servizio nelle procedure di mobilità annuale con il 24.0% f) Attività di formazione. L’ultima sezione vuole mettere al centro del rilevamento il tema della formazione che per i Collaboratori dovrà avere un ruolo centrale nella scuola dei prossimi decenni. La scelta di porre l’attenzione al tema della formazione è determinata dal fatto che essa deve essere condizione per poter accedere all’incarico di Collaboratore a garanzia di conoscenze e competenze oggi più che mai necessarie a portare avanti sul piano organizzativo e gestionale un sistema complesso quale è oggi una scuola autonoma. Percorsi di formazione in gestione, direzione, coordinamento, controllo, pianificazione su temi relativi ai modelli organizzativi e gestionali nella PA, al diritto del lavoro, alla gestione delle risorse umane sono necessari e devono essere la precondizione professionale per assumere l’incarico di collaborazione al DS nelle diverse forme. I Collaboratori dei DS, pertanto, indicano le attività formative seguite: Attività e strumenti per la DaD 57.9% Normativa Sicurezza e prevenzione 54.5% Nuove tecnologie nel contesto lavorativo 53.5% Gestione piattaforme per DaD 51.5% Elaborazione del piano di miglioramento della scuola 46.5% Realizzare e gestire la didattica online 40.3% Tecnologie per l’informazione e la comunicazione a distanza nella scuola 38.1% Normativa Privacy 34.2% Gestione dei conflitti 30.2% Gestione del personale 28.2% La valutazione nel sistema scolastico italiano 27.5% Gestione delle risorse economiche, finanziarie, materiali 15.8% ma anche “Quali proposte formative ritieni di frequentare per migliorare le competenze e la professionalità dei Collaboratori) (puoi proporre aree tematiche generali o proposte specifiche con titolo)” risultando: Bandi e PON Il ruolo e la valorizzazione del middle management e sue competenze Normativa scolastica, procedure e sistemi di certificazione delle organizzazioni scolastiche, avanguardie educative, progettazione e gestione pon Gestione del personale e organizzazione efficace delle risorse umane; aggiornamento amministrativo. Gestione organizzativa di strutture di servizi complesse Middle management, aspetti normativi nella gestione della scuola Gestione delle risorse umane, economiche e delle relazioni Autonomia scolastica e funzione dirigenziale Gestione e organizzazione scolastica. Netiquette, norme di comportamento e comunicazione efficace Gestione bilancio Formazione relativa alla gestione del RAV Formazione in Diritto scolastico Chi può negare tutto questo?

Per ANCODIS Prof. Rosolino Cicero

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Foto: Pexels


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