LA SCUOLA AI TEMPI DEL COVID NEL 2021. L’EMPATIA CI AIUTERA’!

Scritto da il 3 Aprile 2021

Eccoci di nuovo qui a fare i conti sempre con gli stessi problemi che già avevamo riscontrato lo scorso anno…una domanda affligge tutti noi insegnanti, educatori e genitori. Si è davvero fatto tutto per un rientro in sicurezza delle nuove generazioni sui banchi?

Se lo scorso anno tutto questo era accettato perché tante cose non si conoscevano, ora le cose potevano essere fatte in maniera differente senza dubbio. Questo è un discorso ampio che sicuramente è stato intrapreso su più fronti. Alla base di molti discorsi però non c’è forse una reale voglia di cominciare un percorso che avrebbe bisogno di molto supporto sia politico che economico che sociale.

Ogni realtà che si presenta è diversa sia geograficamente che dal punto di vista sociale. In questo periodo di incertezze soprattutto dal punto di vista sanitario, si è invitati a dare importanza all’altro per non incorrere in nuovi contagi. L’ambiente scolastico è da sempre covo di malattie e questo lo si sa…. Ma quest’anno i bambini sono stati molto diligenti e hanno sempre applicato le norme. La regola senza dubbio per loro contro natura è stata la distanza e il non avvicinarsi troppo ai compagni. Non hanno avuto un compagno di banco e questo è stato per loro duro. Ma tutto è stato affrontato bene perché avevano lo scopo di stare in classe insieme e avere una didattica in presenza. Ora molti sforzi sembrano vanificati…tante risorse sono state impiegate non solo economicamente ma anche e soprattutto per organizzare una didattica in sicurezza.

C’è stato lo sforzo di Dirigenti , insegnanti e personale scolastico in generale ma purtroppo tutti questi sforzi sono svaniti con una decisone che è stata presa su base approssimativa senza dar peso alle realtà scolastiche in sé. Come si può paragonare una citta’ come potrebbe essere Torino ad un piccolo paese dove ogni cosa viene arginata e controllata? In tutto questo le generazioni future vengono penalizzate senza esclusione di colpi. Parliamo di bambini e ragazzi il cui futuro è sempre maggiormente incentrato sulle incertezze…..come possiamo noi adulti togliere tanto ai ragazzi senza trovare soluzioni alternative ?

A chi spettano realmente queste decisioni? Sono domande a cui non è semplice dare una risposta ma siamo arrivati ormai ad un punto in cui queste risposte sono di vitale importanza. Forse non importa nemmeno piu’ il colore della regione a cui si appartiene…conta considerare lo stato d’animo di una persona….E’ l’empatia che manca in questo mondo sempre più arrabbiato. Da sempre ci è stato chiesto di lavorare sull’inclusione, di spronare i bambini alla collaborazione e ora ci ritroviamo ad affrontare una didattica alternativa per necessità ma che è destabilizzante rispetto a ciò che era stato precedentemente insegnato ai nostri alunni. Rimettiamoci di nuovo nei panni dell’altro non solo quando purtroppo tutto questo tocca la Salute ma anche quando c’è del disagio psicologico. A volte basta una mano tesa…basta una voce amica …e la prospettiva cambia. L’empatia può far ripartire tutto se solo lo si vuole.

Lavoriamo su di essa e cambiamo prospettive…il mondo che ci circonda ce ne sarà grato.

Foto di nguyen nghia da Pixabay 

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