LA DIDATTICA INCLUSIVA: UN’IMPRESCINDIBILE NECESSITÀ

Scritto da il 21 Novembre 2020

Nelle classi delle scuole di ogni ordine e grado dei nostri tempi vi è una sempre maggiore complessità. Qui si intrecciano i temi della disabilità, dei disturbi evolutivi specifici, con le problematiche del disagio sociale e dell’inclusione degli alunni stranieri. Per questo è sempre più urgente adottare una didattica che sia “denominatore comune” per tutti gli alunni e che non lasci indietro nessuno: una didattica “inclusiva” più che una didattica “speciale”. I principi fondamentali per una didattica pienamente inclusiva sono: tutti possono imparare; ognuno è speciale; la diversità è un punto di forza; l’apprendimento si intensifica con la cooperazione sinergica delle agenzie educative. La didattica inclusiva utilizza una metodologia partecipativa e collaborativa ; promuove la motivazione ; cura il coinvolgimento emotivo e cognitivo ; si pone l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno; esplicita il rapporto con il sapere, dà il senso del lavoro scolastico; sviluppa la capacità di autovalutazione ; negozia diversi tipi di regole e contratti; utilizza l’idea delle intelligenze multiple. L’obiettivo della didattica inclusiva è far raggiungere a tutti gli alunni il massimo grado possibile di apprendimento e partecipazione sociale, valorizzando le differenze presenti nel gruppo classe . Tutte le differenze, non solo quelle più visibili e marcate dell’alunno con un deficit o con un disturbo specifico. Le differenze sono alla base dell’azione didattica inclusiva e, come tali, non riguardano soltanto le differenze tra gli alunni, ma anche quelle negli stili di insegnamento dei docenti. Come gli alunni non imparano tutti nello stesso modo, così gli insegnanti non insegnano con lo stesso stile. Nella prospettiva della didattica inclusiva, le differenze non vengono solo accolte, ma anche stimolate, valorizzate , utilizzate nelle attività quotidiane per lavorare insieme e crescere come singoli e come gruppo. Al fine di corrispondere alle esigenze formative che emergono dai nuovi contesti della scuola italiana, alle richieste di approfondimento e accrescimento delle competenze degli stessi docenti e dirigenti scolastici, il Ministero dell’Istruzione ha sottoscritto un accordo quadro con le università, presso le quali sono attivati corsi di scienze della formazione, finalizzato all’attuazione di corsi di perfezionamento professionale e/o master rivolti al personale della scuola. A partire dall’anno accademico 2011/2012 sono stati attivati numerosi corsi e master in « Didattica e psicopedagogia dei Disturbi Specifici di Apprendimento » in tutto il territorio nazionale. A seguito dei positivi riscontri relativi alla suddetta azione, la Direzione generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione d’intesa con la Direzione generale per il Personale Scolastico ha predisposto un’ ulteriore offerta formativa su alcune specifiche tematiche emergenti in tema di disabilità, con altrettanti corsi e master dedicati alla didattica e psicopedagogia per l’autismo, l’ADHD, le disabilità intellettive e i funzionamenti intellettivi limite, l’educazione psicomotoria inclusiva e le disabilità sensoriali. L’attivazione dei percorsi di alta formazione dovrà contemperare l’esigenza di rispondere al fabbisogno rilevato e a requisiti di carattere tecnico-scientifico da parte delle università che si renderanno disponibili a tenere i corsi. La necessaria formazione culturale della classe docente, volta a fornire gli strumenti didattici utili per affrontare le diverse problematiche che via via si incontreranno, sta inducendo gli istituti scolastici a un reale coinvolgimento dei Collegi dei Docenti e dei Consigli di Istituto verso l’adozione di una politica interna di inclusione, che assuma una reale trasversalità e centralità rispetto al complesso dell’offerta formativa. Ferme restando la formazione e​ le competenze di carattere generale in merito all’inclusione, tanto dei docenti per le attività di sostegno quanto per i docenti curricolari, possono essere necessari interventi di esperti che offrano soluzioni rapide e concrete per determinate problematiche funzionali. Si fa riferimento anzitutto a risorse interne, ossia a docenti che nell’ambito della propria esperienza professionale e dei propri studi abbiano maturato competenze su tematiche specifiche della disabilità o dei disturbi evolutivi specifici. Tutto si volge al fine di realizzare un’attività didattica multi sfaccettata e orientata alla piena realizzazione dell’inclusione di tutti e di ciascuno in un percorso formativo particolare e al contempo globale che non lasci indietro nessuno, che sospinga e sostenga tutti gli alunni, indistintamente e indipendentemente dalle problematiche evidenziate, verso la più completa realizzazione di sé e di quello che vorranno divenire nel mondo.

Foto di RF._.studio da Pexels


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