I Minori oggi/ I nostri bambini

Scritto da il 12 Aprile 2021

Ciascuno cresce solo se sognato”

Danilo Dolci

Ciascuno cresce solo se sognato”. Così scrive Danilo Dolci,  sociologo, poeta, educatore e attivista della nonviolenza italiano.

Ed aveva ragione.

I Minori, come vengono definiti giuridicamente, i bambini, come vengono detti con affetto sono  il nostro futuro, la nostra speranza.

Penso spesso a loro, per affetto e per lavoro. 

Mai essere superficiali accanto ad un bambino o un ragazzo, sia egli un figlio, un alunno, un nipote.

Quello che si agita nel microcosmo mentale e sentimentale di un minore è un caleidoscopico fermento, spesso difficile da comprendere. Per questo, io che ho vissuto, e ancora vivo, per esperienza diretta vicino a loro, sono sempre estremamente cauta ed attenta. Talvolta basta una frase pronunciata con leggerezza o un termine poco corretto per determinare risvolti quasi misteriosi, che si ripercuotono sulla psiche del bambino o del ragazzo.

Ma sappiamo noi, familiari e docenti, comportarci adeguatamente con i nostri minori?

Riflettendo con attenzione, ci rendiamo conto che spesso essi, bambini e ragazzi, non vengono compresi in maniera corretta. Si sbaglia negli eccessi: troppa protezione o troppo disinteresse.

Per questo, per chi ama davvero la crescita armonica dei bambini, ho riscoperto ultimamente un educatore che ha lasciato il segno nella pedagogia, Danilo Dolci.

 Il suo metodo di lavoro, alla base del suo impegno sociale ed educativo, non parte da verità preconfezionate, ma dal coinvolgimento, dall’esperienza e dalla partecipazione diretta degli interessati, nonché dalla valorizzazione della cultura e dal contributo originale di ogni persona. La sua modalità è una sorta di “maieutica sociale”, un empowerment di chi generalmente si sente escluso. E quanti dei nostri minori e dei nostri adolescenti si sentono esclusi? 

Penso che tutti noi educatori siamo consapevoli della necessità di aiutare i minori in questa particolare temperie socio/culturale e nelle fasi delicate della crescita. Ma spesso essi vengono dimenticati o trascurati, forse anche involontariamente.

Mi sembra opportuno ricordare che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite decide di adottare nel 1989 la Convenzione sui Diritti del Bambino. Essa  rappresenta un fondamentale strumento giuridico per la difesa dei diritti dell’Infanzia e la tutela del benessere della persona.

Ogni trasgressione, inevitabilmente, danneggia la salute psicologica non solo del minore, che ne è vittima, ma di tutto il tessuto sociale in cui egli è inserito.

Le ferite psicologiche inferte a bambini e adolescenti, difatti, si riverberano sulle generazioni future causando sofferenza individuale e collettiva.

Nel mese di Novembre dello scorso 2020, la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ha assunto un’importanza particolare. Infatti, più di un diritto si è dovuto adeguare in virtù dei cambiamenti che l’emergenza sanitaria ha comportato.

È del 9 aprile 2021, qualche giorno fa, un articolo del Corriere della Sera, “Ansia e depressione tra i ragazzi dopo un anno di teledidattica”, a firma Fubini e Ravizza, in cui viene messa in luce una situazione quasi drammatica nel Reparto di Neuropsichiatria dell’Umberto I e del Servizio psichiatrico del Sant’Eugenio di Roma. I letti per ragazzi in difficoltà psicologica   mancano. Ma i ragazzi in difficoltà aumentano.

La pandemia fa anche questo, dopo anni durante i quali la crisi attorno alla salute mentale di tanti giovanissimi italiani covava sotto la cenere. Covid-19 l’ha aggravata, poi l’ha fatta esplodere. In gran parte al riparo dalle conseguenze fisiche del virus, i bambini e gli adolescenti stanno subendo quelle psicologiche da quando le chiusure scolastiche li hanno lasciati a casa….Non è un virus. È abulia, depressione, crollo della concentrazione e dell’autostima, ansia, autolesionismo.” 

Ed allora, come mi accade solitamente, quando mi vedo stretta in una tunnel buio, cerco la luce, la soluzione.

Per questo, di fronte all’aggravarsi di situazioni di pregresso disagio familiare, all’aumento e all’acuirsi di disturbi mentali, ai vari problemi inerenti il confinamento a casa, ho riscoperto la lettura e lo studio di testi che potessero indicarmi la strada da seguire. Anche se sono convinta che la cura del minore è soprattutto una conquista della sensibilità individuale dell’adulto.

Conclusioni

Al redde rationem, intendo trarre delle conclusioni che un po’ diradino la nebbia in cui siamo avvolti e aiutino nella via da seguire. 

È l’Amore l’arma vincente con i bambini e gli adolescenti: la comprensione, il guardarli negli occhi, il non arrendersi di fronte alle loro chiusure ed alla loro rabbia, l’abbraccio fisico per allontanare il senso di solitudine … Non mi stancherò mai di ripeterlo.

 “I bambini sono enigmi luminosi”, scriveva Daniel Pennac. Ed infatti anche il più maltrattato o il più ribelle, se ha fiducia nell’adulto, che sia il genitore o l’insegnante, potrà far risplendere questa luminosità.

Per questo voglio rileggere con voi una delle poesie più significative di Danilo Dolci, una splendida composizione che ci dà l’idea della sua epistemologia educativa:
C’è chi insegna guidando gli altri come cavalli passo per passo.
Forse c’è chi si sente soddisfatto, così guidato.
C’è chi insegna lodando quanto trova di buono e divertendo.
C’è pure chi si sente soddisfatto, essendo incoraggiato.
C’è pure chi educa senza nascondere l’assurdo che è nel mondo,
aperto a ogni sviluppo,
cercando di essere franco all’altro come a sé, sognando gli altri come ora non sono.


Ciascuno cresce solo se sognato.

Angela Procaccini

Foto di CDC da Pexels


Opinione dei lettori
  1. Filomena Lombardo   Di   13 Aprile 2021 alle 16:12

    Stupende considerazioni. Spetta a noi adulti genitori, insegnanti educatori, conoscere, moderare e navigare il “sentimento oceanico” dei nostri bambini e adolescenti che vivono un disagio sociale. Tante piccole onde in un oceano sconfinato. Poi penso al Albert Camus che trovò la via d’uscita alla povertà grazie al suo maestro, e alla Letteratura. Ritengo che la Letteratura e la Filosofia siano strumenti per uscire dal tunnel della mala società se diventano modo di vivere e metodo per trovare la luce nel nostro inferno sulla terra.
    Grazie per queste pillole di riflessione Angela.

  2. Luigi Castaldi   Di   13 Aprile 2021 alle 18:02

    Ciao Angela . Molto significativo quanto affermi e grazie per avermi inviato il link. la curiosità mi ha spinto anche a cercare Danilo Dolci, un personaggio che nella mia vasta ignoranza non conoscevo. E veramente una persona “Tosta” anche se usa la non violenza come arma per ottenere i diritti negati. Complimenti. Giro il link a mia figlia Paola

  3. Maria Antonietta Selvaggio   Di   14 Aprile 2021 alle 08:28

    Una analisi profonda con un approccio esperto quanto affettivo. Bello il riferimento a Danilo Dolci, un pedagogista geniale e dimenticato.

  4. Enrica Donisi   Di   14 Aprile 2021 alle 15:50

    Belle riflessioni Angela, grazie. Esse mettono in luce, ancora una volta, la tua sensibilità genuina e profonda e la curiosità verso autori meno conosciuti.
    La lettura ci arricchisce e ci aiuta nei momenti di debolezza

  5. Lucia   Di   15 Aprile 2021 alle 08:11

    La vita è un dono, nasce da una cellula, il più piccolo organismo vivente, viene definita l’unità biologica elementare (nell’uomo è di 1 micron = 1 millesimo di 1 millimetro) ma è dotata di una sua struttura e di un ciclo vitale con funzioni fondamentali alla nostra vita, si riproduce, reagisce agli stimoli ambientali ed è il nostro tesoro prezioso, il nostro scrigno da riempire sempre di protezione, equilibrio, accoglienza, cultura , amore. Sicuramente è la sfida più grande per genitori ed educatori ancor di più in questo periodo storico in cui il “male” si nasconde nell’aria, nell’acqua, nel cibo e il progresso scientifico e tecnologico corre alla velocità della luce. Ringrazio la preside Angela Procaccini per la condivisione della sua preziosa esperienza e per gli stimoli culturali che ci regala.

  6. Paolo Belmonte   Di   15 Aprile 2021 alle 10:47

    Ho apprezzato in modo particolare il passaggio sull’attenzione da rivolgere ai bambini e agli adolescenti. È un modo corretto di salire ai loro livelli per comprenderne la ricchezza di colori del loro animo. Occorre rallentare per sorreggere, non delegare ma partecipare, non indicare ma condividere, e dare un esempio sereno. Le difficoltà della dad acuiscono le distanze e difficoltà già presenti …

  7. Flaminia castaldo   Di   22 Aprile 2021 alle 13:37

    Rileggendo la poesia di Danilo dolci,su cui la mia amica dott Angela Procaccini invita a riflettere , in questo bellissimo articolo sulla educazione,trovo che sia meravigliosa meravigliosa e quanto mai attuale

    Solo sognando ciò che l’altro potrebbe diventare ed essere ,fa di quel bambino pienamente un essere umano. E questo compito paziente ,affidato ai genitori o agli educatori,deve essere un impegno di totale dedizione e sostegno. Per Erich Frimm amore è un sentimento attivo non passivo di scambio di dare e ricevere,ma soprattutto dare che è la più alta espressione di potenza e di vita, di un sentimento di intensità senza fine. Sono nonna di due splendide nipotine e le amo incondizionatamente quindi so per esperienza che la cura e dedizione date al bambino è nutrimento ,spinta ad una crescita proiettata nel futuro..guidiamoci.prendiamoci insomma cura dei loro stati emotivi.della loro affettività,della loro creatività e fantasia ,che risentono tantissimo di questo periodo di pandemia,buio e oscuro.

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