Il progetto La settimana della gentilezza nelle scuole

Scritto da il 8 Ottobre 2021

Un numero sempre maggiore di scuole italiane, singolarmente o in rete, progetta percorsi didattici esplicitamente dedicati a rafforzare il valore della gentilezza.

La rete informale Settimana della gentilezza, nata grazie agli incontri e alle interconnessioni rese possibili dalla rete e dai social media, propone e attua annualmente, da circa un decennio, iniziative didattiche ed educative specificamente incentrate sulla gentilezza.

La gentilezza, perché?

Innanzitutto, perché essere gentili fa bene alla salute: la biologia ha ampiamente dimostrato che la gentilezza fa vivere di più e meglio, donando a vari livelli benessere a chi la compie, a chi la riceve e anche a chi la osserva, quindi all’intera società.

Inoltre, essere gentili non vuol dire avere una educazione formale e osservare solamente le buone maniere, ma significa essere persone sinceramente amichevoli, accoglienti, solidali, generose ed altruiste, che hanno appreso e conservano in sé lo spirito di comunità.

In questo senso la gentilezza costituisce una fondamentale competenza sociale e civica che avvalora e sostanzia tutte le altre, ed è perciò importante che venga richiamata, esercitata e potenziata anche nelle nostre comunità scolastiche. Nelle scuole vivono a stretto contatto studenti, docenti, personale amministrativo, tecnico e ausiliario, famiglie e varie altre figure professionali che si relazionano costantemente tra loro e producono ulteriori connessioni all’esterno degli edifici scolastici. Quindi, nelle aule, all’interno del curricolo, nei momenti formali e meno formali di incontro delle varie componenti, è sempre bene riflettere sulle modalità di relazione da orientare alla gentilezza, alla cura, al rispetto di se stessi, degli altri e degli ambienti, all’ascolto ed al dialogo, alla ricerca e alla salvaguardia del bene comune. Occorre ricordare sempre nelle comunità educanti quanto sia importante costruire una convivenza più armonica, empatica e solidale, che sappia accogliere le contrapposizioni ed i conflitti tramite l’ascolto, il dialogo e la forza sapiente della mediazione, che prediliga le soluzioni gentili e pacificatrici, che non provochi rigide e laceranti contrapposizioni e divisioni, ma che sia invece in grado di ricucire gli strappi.

La nascita dei progetti denominati Settimana della gentilezza a livello internazionale

Il bisogno di celebrare e raccomandare ufficialmente di praticare e diffondere la gentilezza nasce in Giappone nel 1988 con il Japan Small Kindness Movement, che fa proprio l’invito espresso già nel 1963 dall’allora rettore dall’Università di Tokyo, Seiji Kaya, nel suo appassionato discorso di saluto ai giovani laureati di quell’anno. Il rettore infatti fu costretto a cambiare quello ufficialmente predisposto e ad improvvisarne un altro all’ultimo minuto, dopo l’amara sorpresa del furto che aveva subito, poiché profondamente amareggiato e quindi desideroso di lanciare questo

accorato appello alla solidarietà: “Vi chiedo di impegnarvi a praticare con coraggio dei piccoli atti di gentilezza, in modo da creare un’onda che un giorno potrà estendersi a tutta la società del vostro paese”.

La consapevolezza che la contemporaneità ci allontani dal valore della gentilezza e ci conduca sempre più verso l’egoismo, il consumismo, l’edonismo e lo pseudo vantaggio individuale, era presente anche nel discorso di Seiji Kaya alla sua nomina come primo presidente dello Small Kindness Movement: “Il Movimento intende promuovere una società solidale, dove le persone sono gentili le une con le altre.

Questo comportamento è importante specialmente oggi, poiché i gesti umanitari tendono a scomparire nella nostra civiltà sempre più meccanizzata”.

Da questo movimento nasce nove anni più tardi il World Kindness Movement, che a conclusione della Conferenza di Tokio il 13 novembre 1997 promuove la Giornata Mondiale della Gentilezza, celebrata da allora il 13 novembre di ogni anno. Anche l’Italia, dal 2000, ha il proprio Movimento per la Gentilezza, con sede a Parma (http://www.gentilezza.org/).

Tutti questi movimenti hanno contribuito alla nascita, nel mondo, di progetti denominati Kindness Week, La semaine de la gentillesse, Woche der Freundlichkeit, Semana de la Amabilidad, “Semana da bondade”, “Неделя доброты” e simili, compresa la nostra Settimana della gentilezza.

I siti web delle organizzazioni che si occupano di gentilezza e quelli delle scuole, condividono ormai in ogni continente e in ogni lingua numerose risorse didattiche da utilizzare per i progetti che si prefiggono di educare alla gentilezza.

Ovviamente, le attività pedagogiche per la gentilezza non si esauriscono con la preparazione e l’esecuzione dei progetti in una determinata settimana, ma impegnano continuamente i gruppi e le comunità ad essere gentili, a partire dai semplici gesti di salutare, ringraziare, rispondere con cortesia, sorridere, rispettare le idee dell’altro e gli ambienti che si occupano, collaborare, avere cura dei compagni di banco o di scuola, fare piccoli favori inaspettati e così via, poiché il modo più efficace di insegnare la gentilezza è sempre darne esempio e testimonianza.

Come funziona il progetto La Settimana della gentilezza

L’idea di una rete “gentile” nelle nostre scuole è stata lanciata in alcuni gruppi social dedicati al mondo dell’istruzione dal prof. Alberto Ardizzone, allora dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Merate (MI), e subito raccolta con entusiasmo da un numero sempre crescente di scuole, attualmente circa 150 in tutta Italia.

Innanzitutto le scuole si impegnano a riconoscere la gentilezza come valore fondante delle comunità, rimettendo ogni giorno al centro dell’agire e del sentire il riconoscimento dell’altro e di tutto ciò che ci circonda come persona ed elemento con i quali condividere la propria esistenza, ed esercitando continuamente il rispetto e la collaborazione.

Le scuole legate al progetto Settimana della Gentilezza hanno scelto o scelgono ogni anno una settimana, solitamente quella che cade in concomitanza con la Giornata Mondiale della Gentilezza, celebrata il 13 novembre, nella quale vengono realizzate

nelle più diverse modalità e declinazioni le attività incentrate sul valore della gentilezza progettate dai vari gruppi coinvolti (istituzionali o appositamente individuati per il progetto).

Le iniziative variano a seconda dell’età degli studenti, della storia e delle caratteristiche di ciascuna scuola, e coinvolgono le diverse componenti attraverso gesti, eventi e rappresentazioni simboliche che consentano di esprimere la comune appartenenza alla comunità scolastica e a quella umana, più ampia. Le attività proposte, condivise con la propria realtà e anche con quella allargata della rete, vedono la scuola come luogo privilegiato per l’esercizio di relazioni positive e della cittadinanza attiva e consapevole, palestra di tolleranza e convivenza delle diversità, antidoto e prevenzione di ogni forma di prevaricazione e bullismo.

Lo scopo della rete informale, che comunica con un proprio sito web (www.settimanadellagentilezza.it) ed un gruppo Facebook (https://it-it.facebook.com/ groups/850621675035980//) è quello di scambiarsi idee ed esperienze, privilegiando materiali liberi per la condivisione, ed essere visibile e conosciuta all’esterno, affinché sempre più scuole e sempre più realtà sociali possano raccogliere l’invito alla gentilezza come unica vera e benefica modalità di relazione tra esseri umani.

Un esempio di iniziative per la gentilezza

Nel sito dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Prato, al seguente link: https:// www.ufficioscolasticoprovinciale.prato.gov.it/cittadinanza-attiva-e-democratica-2/ legalita-educazione-stradale-educazione-alla-solidarieta/ (in fondo alla pagina), è possibile, a titolo di esempio, prendere visione di alcune iniziative dedicate all’educazione alla gentilezza (convegni territoriali con le scuole, webinar dedicati, materiali, etc.) che possono essere replicate in altre realtà territoriali per coinvolgere altri studenti e altre comunità, perché la gentilezza, per fortuna, è anche estremamente contagiosa, e dei suoi effetti benefici abbiamo, anche oggi, sempre più bisogno.

Per aderire alla rete della Settimana della gentilezza, le scuole possono compilare il modulo “2021: verso la settimana della gentilezza nelle nostre scuole”, reperibile aprendo il presente link ipertestuale; : https://forms.gle/tr8WM1ywcF8PP3UW7

Maria Ramunno
Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana
Ufficio XI – Ambito Territoriale di Prato e Pistoia
Sede di Prato


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